Storia e Maestri Kung Fu scuola Xin Dao
In questa pagina cercherò di rispondere a alcuni quesiti che naturalmente sorgono quando ci si avvicina ad una disciplina marziale tradizonale.
Buona parte delle informazioni qui riportate sono materia di studio per i gradi elelvati della nostra scuola, ho aggiunto due pulsanti subito sotto, uno per andare alla nostra pagina corsi e un’altro per telefonare e chiedere informazioni.
Quali Maestri compongono il lignaggio degli insegnanti?
Quali stili vengono tramandati? Che terminologia viene usata?
Dove e quando? La Cina è grande e noi europei siamo abituati alla storia romana, greca; affacciarci a questa realtà può essere disorientante.
La storia dei Maestri è strettamente connessa alla storia dell’impero cinese con le sue dinastie e le sue guerre che costantemente hano ribaltato gli interessi politici e sociali.
Partiamo dal più antico e insigne antenato degli stili insegnati nella scuola Xin Dao. Il Generale Yue Fei
Yue Fei (1103-1141) fu un generale che combatté per la dinastia Song del sud contro gli eserciti Jurchen della dinastia Jīn.
Nel periodo in cui visse guerre, corruzione e lo spettro della fame opprimevano continuamente il popolo cinese. In mezzo a tutte queste difficoltà emerse un uomo che, con la purezza del suo spirito e dei suoi ideali, ha dimostrato che bontà, rettitudine e lealtà fossero virtù ancora vive.
In tempo di pace Yue Fei è stato un grande studioso dei classici cinesi, mentre in guerra è stato un generale coraggioso e astuto, che abilmente ha sconfitto i nemici del suo paese (sconfisse un esercito di ventimila uomini con solo cinquecento soldati).
Fu tradito dai ministri dell’Imperatore che, dopo averlo richiamato dal campo di battaglia, lo accusarono falsamente di tradimento e lo fecero condannare a morte.
Secondo la leggenda sviluppò lo stile di arti marziali conosciuto come Xin Yi Quan. Partendo dalla maestria sviluppata nell’uso della lancia.
Ji Jike (Cinese: 姬際可; 1588–1662) è stato un grande artista marziale nato a Yongji, nella provincia dello Shanxi . E’ anche conosciuto come Ji Long Feng (Cinese: 姬龍峰). Secondo una teoria accertata è considerato il creatore dell’arte marziale interna chiamata Xing yi quan.
Ji Jike creò lo Xin Yi Quan (Pugilato del cuore e dell’intenzione), precursore dello Xing Yi Quan (Boxe della forma e dell’intenzione).
Ha basato i fondamentali dello Xin Yi sullo studio e applicazione dei principi delle tecniche di lancia di cui era famoso. Fu poi Li Luo Neng, il più famoso discendente di Ji Jike, che modificò lo Xin Yi chiamandolo Xing Yi.
Cao Ji Wu (Cinese: 曹繼武), (1662-1722), era un maestro dell’arte marziale interna Xin yi (Boxe del cuore e dell’intenzione), precursore dello Xing yi (Boxe della forme e dell’intenzione). Secondo una accettata teoria è stato il secondo a trasmettere il lignaggio dello stile.
Cao Ji Wu ha studiato con Ji Jike per dodici anni , sviluppando impressionanti abilità marziali. Nel 1693, durante il regno dell Imperatore Kangxi, della dinastia Qing, Cao Ji Wu ha passato il massimo livello agli esami militari superando gli altri candidati, ed è stato nominato dall’imperatore capo sovrintendente per la provincia dello Shaanxi.
Si dice che sia morto per ipotermia all’età di 36 anni mentre dirigeva le truppe in aiuto dopo l’esondazione del fiume Han. Tuttavia esistono versioni alternative che lo vedono tornare in vita per continuare ad insegnare.
Fu insegnante di Dai Long Bang che divenne il primo insegnante di Xing Yi Quan della regione dello Shanxi.
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Dai Longbang (Cinese: 戴龍邦) (1732–1801) era un maestro dell’arte marziale interna Xinyiquan (Pugilato del cuore e dell’intenzione),il precursore dello Xingyiquan (Pugilato della Forma e dell’Intenzione). Era originario della provincia dello Shanxi. Il Mestro di Dai Long Bang è stato Cao Jiwu. Prima di imparare lo Xin Yi da Cao Ji Wu, Dai Long Bang era già un maestro di Taijiquan.[2]
Dai Longbang sviluppò ulteriormente lo Xinyi e scrisse il libro “Il pugilato delle sei armonie”, che costituisce lo scritto classico dello stile.
Come risultato lo Xinyi è stato anche conosciuto come “Lo stile della famiglia Dai” questo ha portato a pensare erroneamente che Dai Long Bang abbia creato lo Xinyi.
In ogni caso, Dai Long Bang stesso scrisse nel suo libro di non aver creato lo Xinyi Quan.
I fratelli Dai gestivano un fiorente commercio di verdure e non pubblicizzavano le loro conoscenze marziali al di fuori della loro famiglia.
Finchè dopo aver mantenuto le conoscenze marziali per molti anni tra imembri della famiglia il figlio di Dai Longbang, Dai Wenxiong accettò Li Luoneng il quale divenne un abilissimo e famoso artista marziale che rese popolare l’arte.
Fu Li Luoneng che modificò il mome da Xinyi a Xingyi.
Li Luoneng (Cinese: 李洛能) (1807–1888) fu un artista e insegnante marziale della provincia dell’Hebei. E’ anche stato conosciuto come Li Feiyu, Li Nengran, Li Laonong, and Li Neng Jang, e venne soprannominato “Pugno divino Li”.
Nel 1836, era già un esperto di Tongbei e Gongliquan. Per imparare lo Xinyi, si trasferì nello Shanxi per studiare con Dai Wenxiong. Dai Longbang.
Inizialmente, Dai Longbang si rifiutò di insegnare al nuovo arrivato. Li allora trovò un terreno e creò una fattoria per poter rimanere in città. Coltivava verdure e, ogni giorno, portava al mercato i suoi prodotti, am alla famiglia Dai consegnava i prodotti gratuitamente. Questa perseveranza e l’intercessione della madre convinse Dai Longbang a accettarlo come studente. Li Luoneng practicò col Maestro Dai per dieci anni, e divenne uno dei puù abili maestri di Xing Yi rendendo popolare lo stile.
Li Luoneng introdusse numerose variazioni nello stile che apprese dal suo insegnante. Inoltre cambiò il nome da Xin Yi a Xing Yi. Ebbe un buon numero di studenti, uno dei più famosi furono Guo Yunshen e Liu Qilan. Protagonisti dell’incontro tra Xing Yi e Bagua Zhang.
Guo Yunshen fu Maestro di Wang Xiangzhai, creatore dell’ YI Quan e di Sun Lu Tang.
Liu Qilan (1819-1889) Originario della cittadina di Shen, nella provincia dell’Hebei. Famoso praticante di Xing Yi fin dalla sua gioventù divene esperto di tecniche sia disarmato che con le armi era conosciuto come “Il gentiluomo distinto con mani sagge”. Addestrò le truppe per proteggere le porte della città di Shenzou (l’attuale Shen).
Liu Qilan era dotato di una mente molto aperta, divulgò l’arte marziale con entusiasmo, si diceva che i suoi allievi fossero numerosi come le nuvole in cielo.
Liu Qilan e suo fratello d’armi Guo Yunshen intrapresero un viaggio fino alla capitale per confrontarsi con Dong Haichuan (Fondatore dello stile di arti marziali interne Ba Gua Zhang) alla corte del principe Su. Questa esperienza si risolse in uno scontro durato tre giorni tra Guo Yunshen e Dong Haichuan, da cui non emerse un vincitore ma una grande ammirazione tra i due maestri. Tanto che gli allievi di uno stile erano invitati ad imparare anche dall’altro maestro.
Liu Wen Hua figlio e allievo di Liu Qilan, uno dei dieci esperti usciti dalla scuola dello Hebei Xing Yi Quan di Li Luo Neng.
Liu Wen Hua era stato sottoposto dal padre ad un allenamento davvero massacrante, che prevedeva l’allenamento della posizione statica “san ti shi” (trinità cielo-terra-uomo) per quattro ore al giorno e per nove lunghi anni.
Questo sistema di addestramento era la sola via per accedere alla forza interna e padroneggiarla e ancor oggi rappresenta il primo approccio dello studente che si avvicini ad un maestro tradizionale.
Guo Pei Yun (1900 – 1978) nacque a FengZhen, nella provincia dello Shanxi.
il maestro Guo Pei Yun studiò Shao Lin Quan, Tong Bei Quan, Ba Fa Quan ed apprese l’uso di diversi tipi di armi sotto la guida del maestro Xing Yuan (conosciuto in gioventù con il nome di “più veloce di una scimmia”). Il M° Xing Yuan fu allievo del famoso maestro di Xing Yi Quan, M°Liu Wen Hua; egli inizio a praticare Xing Yi Quan con il M°Liu, assieme al suo giovane allievo Guo Pei Yun, dopo essere stato sconfitto in un incontro amichevole, dal M°Liu Wen Hua, che lo scaraventò a gran distanza per ben tre volte consecutive.
Il M° Guo inizio a praticare lo Zhan Zhuang (esercizio del “palo eretto”) dello Xing Yi Quan, la forma dei “cinque elementi” (Wu Xing) e la forma dei dodici animali (Shi Er Xing) per più di dieci anni, ereditando molto dell’essenza dello stile del M° Liu Wen Hua.
Il maestro Guo usava allenare quotidianamente le applicazioni marziali, come il Tui Shou o il combattimento libero, con alcuni dei suoi “fratelli di Kung-Fu” (Xue Dian, Hu Yao Zhen, Li Yun Long). Questo gli permise di raggiungere una grande abilità ed un gioco di gambe che solo uno su mille riesce ad ottenere.
Si dice che la velocità dei suoi movimenti era talmente fulminea e continua da non lasciar passare una goccia di pioggia o un filo di vento.
Le braccia sembravano due draghi fluttuanti e nell’attaccare sembrava un vulcano in eruzione.Molti altri insegnanti, come il Li Wen Biao (maestro di Baguazhang, allievo di Chen Ting Hua), Fu Ting Xi (maestro di Taijiquan, allievo di Yang Cheng Pu), Wu Tu Nan di Pechino e Qi Feng Lin (maestro di Tong Bei), amavano molto trascorrere del tempo e far scambio di esperienze con Guo Pei Yun, a causa della sua estrema lealtà ed apertura mentale. Nel 1957 il M°Guo fu in occasione della Competizione dimostrativa Nazionale di Kung-Fu, fu invitato a ricoprire la carica di giudice.
Il M° Guo Pei Yun viaggiò molto ed incontro molta gente desiderosa di divenire suo allievi, ma Guo fu sempre molto cauto nell’accogliere in modo formale nuovi studenti perché non amava apparire.
Tra i suoi studenti, i rappresentanti più importanti sono il M° Yang Lin Sheng, e il M° Yang Tong di BaoTou (78 anni), M° Meng Man Cang (63 anni), M° Hao Huan Shi (55 anni), M° Zhang Jian Ping della provincia di NingXia (64 anni), M° Li Chang Ai della provincia dello ShanXi (57), M° Chang Ding (65).
Durante gli allenamenti il M° Guo era estremamente severo con i suoi studenti, spronava gli studenti ad andare oltre la singola tecnica, estrapolando da un singolo movimento tutte le potenzialità del corpo e dell’intero stile, tirando fuori da ogni studente il meglio di se.
Il punto più importante era, per il M° Guo, utilizzare l’alta moralità insita nel Kung-Fu per accendere la comprensione della filosofia di vita del Kung-Fu.
G.M. Yang Lin Sheng nacque a BouTou, capoluogo di provincia della Mongolia Interna, il 21 Giugno 1949. Ha dedicato tutta la sua esistenza allo studio ed all’insegnamento del Kung Fu.
Iniziò presto la pratica delle arti marziali partendo con lo studio della forma Pao Quan, sotto la guida di suo nonno, un ex generale di cavalleria dell’armata nazionalista cinese ai tempi dei dissidi interni tra Nazionalisti e Comunisti (1940 – 1949), molto famoso e rispettato per le numerose battaglie condotte e per la sua irreprensibile lealtà e coraggio, considerato come modello ed esempio dalle generazioni seguenti. Era anch’egli un Maestro di Kung Fu che praticò per tutta la sua vita. Mori nel 1994 all’età di 93 anni.
Nel 1958, all’età di 9 anni, il giovane Yang Lin Sheng continuò i suoi studi con un famoso maestro della provincia dello HeBei, Li Zhong Zhi, che a quel tempo insegnava nella provincia della Mongolia Interna.
In dieci anni di pratica con il Maestro Li Zhong Zhi, Yang Lin Sheng allenò duramente differenti forme quali Cha Quan, Hei Hu Quan, Da Qing Quan, e imparò l’uso di alcune armi come la spada, l’alabarda, il bastone lungo e la lancia, incrementando notevolmente la sua maestria nelle arti marziali.
Alcuni anni dopo Yang Lin Sheng conobbe il Maestro Guo Pei Yun, amico fraterno di Li Zhong Zhi, il quale notò il giovane Yang scoprendo il suo talento nel Kung Fu, la grande passione che lo animava unita alla perseveranza, tutte caratteristiche fondamentali per un’ottima comprensione nello studio. Per questo motivo convinse l’amico a concedergli il suo studente come allievo al quale trasferire la sua conoscenza.
Il giovane Yang iniziò un nuovo periodo di dieci anni d’intensa pratica in cui approfondì lo studio dello Xing Yi Quan, Yi Quan, Tai Ji Quan, Ba Gua Zhang, Tong Bei Quan, Zhao Shi Ba Fa e della lancia dello Xing Yi, ereditando l’intero bagaglio culturale e tecnico nonché l’esperienza del Maestro Guo Pei Yun.
Durante questo periodo si laureò presso l’università di Wushu ed educazione fisica della città di Chengdu, dove partecipò ai corsi dell’allora presidente dell’associazione nazionale di Kung Fu, Maestro Zheng Huai Xian e del professore Wang Shu Tian. Tra il 1970 ed il 1980, Yang Lin Sheng fu allenatore della nazionale cinese di Wushu.
Video documentario sullo Xin Yi Quan e sullo Xing Yi Quan (in inglese)
NOTE TECNICHE
I TRE LIVELLI DI PRATICA INTERNA
Lo Xingyiquan come espresso da Guo Yun Shen 郭雲深 e ratificato da Sun Lu Tang 孫祿堂 possiede tre livelli di pratica interna:
1) Ming Jin 明勁
Allenare il Jing per trasformarlo in Qi (energia vitale) 一練精化氣.
Nella pratica marziale si chiama anche Forza evidente, è il primo livello di espressione interna. La forza si vede, viene messa in atto e studiata, maturata raffinandola.
2) An Jin 喑勁
Allenare il Qi per trasformarlo in Shen (Spirito) 二練氣化
Qui si entra in uno stato sottile, quasi percettivo ma allo stesso tempo attivo che non è più visibile dall’esterno, se non da un osservatore esperto. La forza si propaga dall’interno. Questo livello di pratica è detto “Forza Invisibile”.In sostanza si comincia a lavorare in connessione con il Sistema Nervoso Vegetativo, sviluppando progressivamente anche la capacità di regolare e armonizzare i processi fisiologici.
3) Hua Jin 化勁 (“Forza di Trasformazione”)
Allenare lo Shen per tornare al vuoto 三練神還虛.
Si dice che a quel punto YI (Intenzione Profonda), QI (Energia Vitale, o campo informazionale individuale) e SHEN (Spirito, o Forza Configurativa) diventino una cosa sola.
Molti praticanti non riescono a raggiungere tutti e tre questi livelli di sviluppo e allenamento dello Jing. Principalente si fermano al livello Ming Jin perchè è bello da vedere e esternamente forte, ma si fermano qui. Per quanto riguarda An Jin e Hua Jin molti non li capiscono a livello teorico quandi non li ricercano, oppure si fanno strane idee erronee sulla pratica.
Per approfondire vi rimando a questo articolo da cui ho preso spunto.
WU XING QUAN - CINQUE ELEMENTI
Lo Xing Yi Quan si rifà ai cinque elementi come vengono espressi e descritti nella filosofia taoista.
Il Wuxingquan (五行拳, pugilato dei 5 elementi) appartiene ad un livello intermedio di apprendimento.Normalmente il praticante inizia da un solo elemento da studiare per anni per poi proseguire con lo studio dei rimanenti quattro.
Ai cinque elementi corrispondono altrettanti pugni o attacchi. In realtà metodi di pratica e studio, contengono principi profondi che per essere sviscerati, compresi e sviluppati richiedono anni di pratica e studio.
E’ composto da 5 tecniche: Piquan (劈拳); Zuanquan (钻拳); Bengquan (崩拳); Paoquan (炮拳); Hengquan (横拳). Ognuna di queste tecniche si collega ai 5 agenti / wuxing (五行) della filosofia taoista Cinese.
cinese | Pinyin | |||
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Fendere, Spaccare, Spezzare | 劈 | Pī | Metallo | Piquan è come un’ascia, genera Zuan e controlla Beng. |
Pestare nel mortaio | 炮 | Pào | Fuoco | Paoquan è come il colpo di un cannone. Produce Heng e controlla Pi. |
Forare, perforare, infilarsi | 鑽 | Zuān | Acqua | Zuanquan è come un fulmine. Genera Beng e controlla Pao. Sale penetrando e ritorna in basso girando, seguendo la logica Yin Yang. |
Attraversare, Passare attraverso | 橫 | Héng | Terra | Hengquan è come un proiettile. Produce Pi e controlla Zuan. |
Crollare, Schiantarsi, Esplodere | 崩 | Bēng | Legno | Bengquan è come una freccia, genera Pao e controlla Heng. I due pugni avanzano alternati, girando con fluidità. Pensa che mentre la mano sinistra avanza, il piede destro rimane dietro. |
Per meglio descrivere i cinque elementi ecco il link al sito del M.Yang Lin Sheng dove vengono puntualmente spiegati.
SHI ER XING - 12 ANIMALI
Lo Xing Yi Quan viene identificato anche con le tecniche dei 12 animali, che sono il Drago, la Tigre, la Scimmia, il Cavallo, il Coccodrillo, il Gallo, l’Aquila, l’Orso, l’uccello Tai (un animale ormai estinto, che usa le proprie zampe come un doppio attacco di pugno), il Serpente, il Falco e la Rondine.
LE SEI ARMONIE - LIU HE 六和
Le sei armonie della pratica interna sono comuni a tutte le arti marziali, o almeno così dovrebbe essere. Si dividono in armonie esterne, fisiche e propriocettive e interne che prevedono l’interdipendenza spirituale-energetica.
Ma vediamo le tre armonie eseterne Wai san He 外三合, sono composte da collegamenti propriocettivi e interdipendenze nella meccanica del corpo, questi collegamenti vengono dapprima posti in evidenza e poi allenati. I tre collegamenti sono:
MANI-PIEDI,
GINOCCHIO-GOMITO,
SPALLA-ANCA.
Armonizzando e collegando le tre coppie è possibile far fluire la forza dai piedi alle mani e viceversa oltre a ricombinare in modo torcente le forze.
Si può esemplificare anche in questo modo: spalla spinge su gomito, gomito spinge su mano, mano esegue spinta. Sembra facile ma se si perde la linea di forza il movimento risulta inefficace, inoltre a questo concorrono le coppie armoniche sopra citate e quindi anca preme su ginocchio che preme su piede che preme su terra sommandosi alla linea di forza. E’ un lavoro di consapevolezza molto fine che una volta interiorizzato cambia la forza e la percezione del praticante.
Le tre armonie interne invece sono dette Nei san He 内三合, coprono un aspetto più sottile e meno immediato nella crescita marziale. Sono composte dalle coppie:
CUORE-INTENZIONE,
INTENZIONE-QI,
QI-FORZA.
Armonizzando ,grazie all’equilibrio interiore (Come un bastone in piedi su una superficie piana), ciò che viene dalla pura intenzione si può arrivare a esprimere realmente la forza come se fluisse direttamente dal cuore.
Tutte queste cose insieme sono le sei armonie, che si manifestano come una coordinazione tra interno ed esterno. L’armonia tra interno ed esterno è in realtà l’armonia tra yin e yang. Questa armonia superiore da origine alla trinità San Ti (Cielo, terra e essere umano).
Xiao Zhou Tian rappresenta per i taoisti il ciclo della terra e del cielo, del giorno e della notte, la rotazione degli astri e delle stagioni, ossia il ciclo vitale dell’universo: Xiao significa “piccolo”, Zhou indica una circonferenza ed un circolo, Tian è il Cielo. La circolazione delle forze vitali dello Xue con Qi nel corpo è legata alle stesse leggi che governano il Cielo e la Terra, le quattro stagioni ed il giorno e la notte: il ciclo completo passa per il meridiano yin per eccellenza, il Renmai, e per il meridiano yang ossia il Dumai.
Il corpo dell’uomo come l’universo può essere diviso tra la parte anteriore yin e la parte posteriore yang, ma anche tra l’alto (la testa) che è yang in quanto ci proietta nel Cielo ed il basso (i piedi) che è yin in quanto ci collega alla Terra. La circolazione del Sangue e del Qi segue questi percorsi yang e yin e si alterna come le stagioni.
LE 8 FORZE Bā mén 八门
Queste 8 forze sono modi di esprimere armonia e forza, tipiche del Taiji Quan ma assolutamente presenti e fondamentali per le arti marziali interne.
- PENG JIN – FORZA IN ESPANSIONE
- LU JIN – DEVIARE E ASSORBIRE
- JI JIN – PREMERE
- AN – SPINGERE
- CAI – TIRARE VERSO IL BASSO
- LIE – DIVIDERE
- ZHOU – COLPIRE COL GOMITO
- KAO – COLPIRE CON LA SPALLA
Peng Jin è la forza sferica in espansione sviluppata con la pratica del palo eretto Hun Yuan Zhang anche detta Cheng Bao Zhang.
Lu Jin questo principio che se ben compreso sfrutta la forza dell’avversario a nostro vantaggio permette di deviare le forze che aggrediscono la nostra area vitale guidandole verso il vuoto.
Ji Jin è un concetto complesso, attraverso la pressione, col feedback, maturato dalla propriocezione, che ne deriva si arriva a comprendere e localizzare gli spazi vuoti nella difesa dell’avversario per subito riempirli con forza d’attacco profonda.
An Jin è caratterizzata da una grande forza piena ma cedevole, nel senso che si adatta, penetrando, come l’acqua che assorbe e infine travolge gli ostacoli.
Cai Jin è espresso nella capacità di sradicare l’avversario tirandolo verso il basso, rendendolo vulnerabile. Come un colpo di vento che spazza via.
Lie Jin è al contempo una forza destabilizzatrice per l’avversario che una forza complessa per il praticante, creata sommando vettori di forza opposti e convogliandoli in una spirale.
Zhou Jin, usare il gomito è forse una traduzione più idonea, poichè questa forza non è solo un’area d’attacco ma sfruttare il fluire della forza attraverso il gomito, rifacendosi alle sei armonie esterne Wai san He, prendendo forza da terra.
Kao Jin non è solo un colpo di spalla, ma considerate le armonie esterne la spalla è parte integrante del corpo, quindi questa forza si concretizza nel “dare corpo” attaccare con tutta la struttura corporea mossa dall’intenzione.
Per approfondire con un articolo più dettagliato clicca qui
BA ZI GONG 八字功
Durante la ricerca delle peculiarità avanzate dello Xing Yi Quan è emersa questa pratica antica.
Il Ba Zi Gong è una pratica avanzata di Xing Yi Quan.
Spesso viene detto che le cinque fasi sviluppano potenza, le dodici forme sviluppano abilità mentre gli otto caratteri sviluppano le ablità marziali. Le tecniche del Ba Zi Gong sono direttamente applicabili.
Le abilità degli otto caratteri attraverso gli anni sono state considerate dei tesori dagli artisti marziali. Normalmente nono vengono allenate in pubblico e non è nemmeno facile che vengano insegnati.
Nella pratica ogni carattere si designa in questo modo:
- Zhan (展 Spezzare,dividere)
- Jie (截 Tagliare,intercettare)
- Guo (裹 Avvolgere)
- Kua (跨 Portare, Attraversare)
- Tiao (挑 Sollevare)
- Ding (顶 Superiore, erigere)
- Yun (云 Nube)
- Ling (领 Unire, piombare)
Sono praticati individualmente e sono conosciuti come Bazigong (Abilità degli otto caratteri) esistono anche combinazioni di unione tra i caratteri (Eight Character Linked Set).
- Ba Zi Gong | 八字功
- Ba Zi Lian Quan | 八字连拳
YI QUAN
L’Yiquan (意拳, Pugilato della mente) è uno stile di arti marziali cinesi creato da Wang Xiangzhai (allievo di Guo Yun Shen come l’altrettanto celeberrimo Sun Lu Tang) a partire dallo stile o Xingyiquan e dalle sue successive esperienze marziali. Lo stile venne anche chiamato Dachengquan (大成拳, pugilato del grande conseguimento) dai giornalisti che intervistarono il Maestro.
L’Yi Quan naque dalla consapevolezza del suo fondatore che l’arte marziale aveva perso lo spirito originario per cui era stata creata: combattere in modo efficace e preservare la salute dei praticanti. Per questo iniziò a elaborare e insegnare il suo nuovo metodo rimuoevendo le “Forme” e ponendo l’attenzione sui principi che avrebbero dovuto trasmettere ma che spesso non emergevano per eccesso di ricerca nella complessità tecnica, il praticante era più concentrato nella buona riuscita del concatenamento tecnico che nei contenuti che esso aveva.
Formulò così un metodo in otto fasi, tutt’altro che semplici e che richiedono al praticante impegno costante ma che danno frutti come l’innalzamento di sensibilità e consapevolezza e portano allo sviluppo dell’intelligenza marziale.
Wang Xiangzhai creò una vera e propria scienza del combattimento.
Ma veniamo a illustrare le otto fasi.
Esercizi statici per sviluppare e trasformare la forza interna e la consapevolezza.
Esercizi per muovere la forza dall’interno, secondo particolari linee d’azione con differenti modalità e intensità.
Esercizi per muoversi in maniera efficace mantenendo le qualità sviluppate precedentemente.
Esercizi per imparare ad emettre la forza elastica nterna in modo esplosivo e focalizzato.
Esercizi in coppia in cui si impara a prendere il controllo sulla forza dell’avversario e sviluppare una reazione istintiva efficace del corpo agli stimoli ricevuti dal compagno.
Esercizi di emisisone della voce in coordinazione al movimento.
Esercizio sigolo di simulazione libera e intenzionale di combattimento
Combattimento in cui si liberano le capacità apprese.
Wang Xiangzhai 王薌齋 (cinese) (Shenxian, 24 novembre 1885 – Tientsin, 12 luglio 1963) è stato un insegnante cinese fondatore dell’Yiquan.
Nel 1894, a nove anni, entra nella scuola di Xingyiquan di Guo Yunshen (郭云深). Nel 1907 si trasferisce a Pechino e viene assunto dall’esercito.
Nel 1913 inizia ad insegnare arti marziali. Nel 1918 lascia tutti i suoi impegni ed intraprende un viaggio attraverso la Cina. Visita il Tempio Shaolin ed in particolare riceve gli insegnamenti nello Xinyiquan (心意拳) da parte del bonzo Henglin. Dopo aver trascorso un lungo periodo di tempo con questo monaco, Wang riprese il suo viaggio recandosi in Hubei, Hunan e Fujian. Durante il tragitto frequenta e si confronta con numerosi maestri dei differenti stili.
Nel 1939 nei quotidiani Shibao (實報) e Xinminbao (新民報), Wang Xiangzhai invita i praticanti di tutte le arti marziali a venire ad incontrarlo per scambiare i loro punti di vista e per scoprire l’Yiquan. In questi anni viene forgiato il nome Dachengquan (大成拳) ad opera di due ammiratori del maestro Wang: Qi Zhenlin e Zhang Yuheng (张玉衡).
Partendo dal testo “Il giusto principio dell’Yiquan”, Wang ha redatto il Quandao Zhongshu (拳道中枢, il perno centrale della via del pugilato), l’opera che espone l’essenza della sua dottrina.
Nel 1949, probabilmente sotto la spinta del nuovo corso politico, abbandona l’insegnamento marziale ed approfondisce gli aspetti salutistici e terapeutici della propria arte. Nel 1963 muore nella città di Tianjin.
NOTE: Ben lungi dall’essere una guida esaustiva alle arti marziali interne o al lignaggio dello Xing Yi Quan la presente pagina racchiude una parte del programma tecnico-teorico della nostra scuola.
Leggendo le biografie dei Maestri emerge che la maggior parte di essi faceva parte di Compagnie di Scorta, guardie addestrate e con esperienza sempre messa alla prova mentre attraversavano le turbolente province del norde della cina. Oppure erano struttori per l’esercito graduati che si misuravano in battaglia guidando e addestrando le truppe come ad esempio il nonno del Gran Maestro Yang Lin Sheng ex generale di cavalleria dell’armata nazionalista dal 1940 al 1949.
Spesso la loro preparazione marziale era quello che li separava dalla morte, ho risparmiato a queste righe la fine documentata e brutale di Dai Wenxiong come di altri illustri esponenti.
Vivevano con i proventi delle loro attività, molti erano stimati dal popolo ma pochi erano di famiglie abbienti e avrebbero potuto girare libermente per un paese immenso come la Cina in momenti storici che toccano quattro dinastie (Song 960-1276, Yuan 1271-1368, Ming 1368-1644, Qing 1644-1911) con la loro ascesa e caduta.
La nascita della Repubblica di Cina (1912-1949) con l’avvento delle scuole statali di Wushu (Dove venivano insegnati solo stili e principi in accordo col governo) Repubblica Popolare cinese.
La sanguinosa guerra sino giapponese dove le milizie provenienti dalle campagne si difendevano anche all’arma bianca.
Insomma studiando e praticando perpetuiamo una tradizione che ha fatto grande un paese, una tradizone dove l’applicazione marziale, lo studio della medicina tradizonale e del qi gong sono legati alla storia.
Ma veniamo al dove si svolgono i fatti perchè i nomi esotici delle provincie citate abbiano una collocazione geografica.
Guida piuttosto ampia, in alcuni punti rivedibile, tra un maestro e l’altro passano anni, tuttavia contiene un bel concentrato di informazioni.